Sostegni bis, tornano i contratti a termine
Fino al 30 Settembre 2022 i datori di lavoro potranno assumere a tempo determinato, da 12 a 24 mesi, anche in base alle «specifiche esigenze» previste dai contratti collettivi nazionali o territoriali
Fino al 30 settembre 2022 i datori di lavoro potranno assumere a tempo determinato anche in base alle «specifiche esigenze» previste dai contratti collettivi nazionali o territoriali. Nello specifico, la novità sta nel fatto che potranno assumere a termine per la durata superiore a 12 e fino a 24 mesi. A prevederlo è il Sostegni-bis, appena modificato dalla camera per la conversione in legge
Con il Decreto Dignità, come si ricorderà, la disciplina è stata riformata nella logica di abrogare, quasi del tutto, il principio di libertà di assunzione a termine. Attualmente il contratto a termine non può eccedere i 24 mesi e se fino alla durata di 12 mesi è stipulabile liberamente (senza, cioè, dover giustificare perché l’assunzione non viene fatta a tempo indeterminato), per una durata superiore a 12 e fino a 24 mesi, è stipulabile solo in presenza di una causale di legge, ossia in presenza di esigenze temporanee e oggettive, estranee all’ordinaria attività; di sostituzione di altri lavoratori; esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili dell’attività ordinaria.
Con la novità introdotta dal Sostegni-bis la possibilità di stipulare un contratto a termine, per la durata superiore a 12 e fino a 24 mesi, è concessa anche in presenza di «specifiche esigenze previste dai contratti collettivi nazionali, territoriali e aziendali stipulati dai sindacati comparativamente più rappresentativi sul piano nazionale e anche i contratti aziendali stipulati dalle loro rappresentanze sindacali aziendali o dalla rappresentanza sindacale unitaria.
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