Reazioni avverse post vaccino: per l’ Aifa sono poco più di 50mila
56mila casi su 18milioni di dosi somministrate ma solo l'8% però risulterebbero essere gravi; al primo posto tra i "marchi" maggiormente a rischio Pfizer mentre AstraZeneca è seconda
L’ Aifa, agenzia italiana del farmaco, ha pubblicato un quarto studio sui casi avversi collegati alla somministrazione del vaccino anti Covid. Secondo il nuovo report, sono 56.100 le reazioni avverse, da calcolare su circa 18 milioni di dosi inoculate. Di queste, il 91% sono lievi mentre soltanto l’ 8.6% risultano essere gravi.
Per quanto concerne la situazione “trombi”, in Italia sono stati registati 34 casi.
Come già stato scritto nei precedenti rapporti Aifa, la maggior parte degli effetti collaterali, segnalato prontamente dai cittadini italiani, avverrebbero durante lo stesso giorno della vaccinazione o al massimo il giorno seguente. Sorprendentemente, la “marca” che ha fatto riscontrare tali problematiche sarebbe il Comirnaty (75%) di Pfizer/BioNTech, finora il più utilizzato nella campagna vaccinale (70,9% delle dosi somministrate). In seconda posizione, Vaxzevria* di AstraZeneca (22%), solo terzo il vaccino Moderna (3%).
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