Inchiesta centri di accoglienza, Procura chiede rinvii a giudizio

Inchiesta sulla gestione dei Centri di Accoglienza in Irpinia tra il 2015 e il 2017, la procura di Benevento ha chiesto il rinvio a giudizio per 21 dei 23 imputati (due hanno scelto il rito abbreviato) accusati a vario titolo tra gli altri reati di abuso in atti d’ufficio, truffa e malversazione ai danni dello Stato.

Sono accusati, a vario titolo, di abuso in atti d’ufficio, frode nelle pubbliche forniture, truffa, falso ideologico e materiale, rivelazione del segreto d’ufficio e malversazione a danno dello Stato: sono 23 gli imputati nell’inchiesta sulla gestion dei centri di accoglienza in Irpinia tra il 2015 e il 2017. Una indagine delegata alla Squadra Mobile della Questura di Avellino nella quale erano confluiti atti d’inchiesta basati su ispezioni dei Nas di Salerno e della Guardia di Finanza. L’inchiesta, coordinata dalla Procura del capoluogo irpino, fece emergere gravi inadempienze dei titolari delle cooperative, indagati insieme a fornitori di beni e servizi, rispetto al capitolato d’appalto previsto dalla Prefettura di Avellino.  Il pm della della procura di Benevento ha chiesto il rinvio a giudizio per funzionari prefettizi e lavoratori interni alle strutture, e per l’imprenditore Ciriaco Petrilli di Flumeri gestore di numerose strutture di accoglienza in provincia di Avellino. Il 15 giugno è prevista la discussione dei legali difensori degli imputati, due funzionari del Palazzo di Governo hanno scelto il rito abbreviato che sarà discusso il 29 giugno

I commenti sono chiusi.