Da infanzia a prima media anche in zona rossa in classe dopo Pasqua senza se e senza ma

Le regioni non potranno fare ordinanze restrittive. Eventuali disposizioni di chiusura restano in capo ai sindaci

Si torna in classe senza se e senza dall’infanzia alla prima media. Non c’è colore che tenga. E le regioni non potranno predisporre ordinanze restrittive, così come ad esempio è accaduto con sistematicità in Campania. Lo prevede il decreto approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. Nel dispositivo si parla a chiare lettere di riapertura inderogabile. In zona arancione, invece, il ripristino delle attività didattiche in presenza riguarderà anche seconda e terza media mentre per le superiori si va dal 50 al 75%. “Direzione giusta, ma qualche perplessità resta” – ha fatto notare Tonino D’Oria della segreteria regionale della Uil che ha precisato: “Bene la vaccinazione del personale scolastico, al momento però restano ancora irrisolte quelle criticità già evidenziate durante la scorsa estate, a partire dalla questione trasporti”. Fuori gioco al momento i governatori, la palla passa ai sindaci che rappresentano la prima autorità sanitaria del territorio. Nessun problema nel capoluogo mentre nelle altre realtà in questo momento alle prese con picchi di contagio la situazione resta di attesa. Decisione rinviata di qualche giorno alla luce dell’andamento della curva epidemiologica. Il riferimento è alla Bassa Irpinia con Serino e Montoro, così come al Mandamento. Fa eccezione Solofra. Il primo cittadino Vignola ha assicurato che nel suo comune si tornerà in aula.

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