Vaccini, liste Fragili: braccio di ferro Regione-medici di base
Campagna vaccinale. Dall’unità di crisi della Regione Campania è confermato: domani al via l’inserimento dei pazienti fragili da parte dei medici di base. Peccato che non sarà così: dopo le vaccinazioni, restano sulla carta anche tempi e modi per le liste dei fragili. Disponibilità da parte dei medici, ma a pagare sono gli assistiti che dall’inizio e della emergenza sanitaria si sono visti spesso negare anche una visita
Parte da questa settimana la campagna vaccinale aperta a tutti i pazienti fragili. Da doamni mercoledì 17 marzo, i medici di medicina generale devono inserire sulla piattaforma telematica della Regione Campania le adesioni alla campagna vaccinale dedicata, come da protocollo del Ministero della Salute, ai pazienti di elevata fragilità. Seguirà la convocazione presso i centri abilitati alla somministrazione. I tempi delle vaccinazioni (Pfizer) saranno legati alla disponibilità dei vaccini. Per i pazienti “disabili gravi ai sensi della legge 104/1992 art. 3 comma 3” è prevista la vaccinazione di familiari conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto. La vaccinazione dei conviventi è prevista anche per i trapiantati, i malati oncologici e i pazienti affetti da patologie immunodepressive e malattie autoimmuni. La nota dell’Unità di Crisi è chiara, quello che non lo è, è chi ha concordato con i medici di base quello che sono chiamati a fare?. Dopo l’annunciato coinvolgimento nella campagna vaccinale, con accordi firmati rimasti al momento lettera morta, ora i medici devono provvedere a fornire l’elenco dei loro assistiti fragili: tempi, modalità? Da una parte i medici che chiedono numi, dall’altra gli assistiti che già dall’avvio della emergenza sanitaria si sono visto negare in molti casi anche le visite.
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