Il “Moscati” tra i 27 centri scelti per la sperimentazione del vaccino italiano
L'ospedale Moscati è tra i 27 centri scelti per la seconda fase di sperimentazione del vaccino ReiThera interamente studiato e prodotto in Italia in collaborazione con lo Spallanzani. La prima fase ha fornito risultati giudicati eccellenti per sicurezza ed efficacia. Nell'articolo le condizioni per partecipare allo studio ed essere vaccinati come volontari
L’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati di Avellino” individuata tra i 27 centri clinici (26 in Italia e uno in Germania) per partecipare alla seconda fase dello studio sul vaccino ReiThera, condotto dalla società biotecnologica italiana omonima in collaborazione con l’Istituto “Spallanzani” di Roma .
Diversamente dai vaccini Pfizer e Moderna che si basano su una tecnologia a mRNA, il Reithera si basa su una piattaforma vaccinale che fa uso di un “virus vettore” che contiene l’informazione genetica per produrre la proteina spike del Covid, il collegamento che il coronavirus usa per infettare le cellule.
Il vaccino ha superato la Fase 1 della sperimentazione, i risultati hanno dimostrato non solo che il vaccino è stato ben tollerato, ma che è stato immunogenico, ovvero l’organismo in cui è stato inoculato ha prodotto sia anticorpi che linfociti T.
La sperimentazione proseguirà ora con la Fase 2 e 3, per verificare in modo più avanzato quali sono le risposte al vaccino da parte di soggetti volontari. I centri qualificati idonei a portare avanti lo studio devono possedere una serie di requisiti tecnologici, logistici e clinico-sanitari (solo altre 2, oltre al Moscati, le Aziende ospedaliere individuate in Campania). I risultati registrati da ciascuna struttura saranno successivamente raccolti ed elaborati a livello centrale: l’obiettivo è produrre quanto prima il primo vaccino anti-Covid made in Italy.
Avere più di 18 anni, non aver contratto infezione da Covid, non aver subìto ricoveri nè aver modificato terapie nei tre mesi antecedenti all’arruolamento, non essere affetti da gravi malattie e non essere in stato di gravidanza nè di allattamento: questi i requisiti essenziali per i volontari che vogliano partecipare alla sperimentazione del vaccino ReiThera. Chi aderisce riceverà compenso e rimborso spese.
Il manager del Moscati Pizzuti orgoglioso per la scelta ricaduta sull’ospedale per la sperimentazione del vaccino ReiThera. L’infettivologo Sebastiano Leone: “Non ci sono importanti controindicazioni, nella fase uno il vaccino ha già fornito ottime garanzie di sicurezza: i volontari possono stare tranquilli”
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