Ariano, il Tar dà ragione ai contribuenti. Tarsu 2013 da rimborsare

Il comune di Ariano ha incassato indebitamente circa 700.000 euro di Tarsu nell’anno 2013. Una sentenza traumatica a pochi giorni dall’approvazione in consiglio degli equilibri di bilancio.

I tempi lunghi, anzi lunghissimi della giustizia questa volta hanno dato ragione ai contribuenti : il comune di Ariano ha incassato indebitamente  circa 700.000 euro di ex Tarsu, oggi Tari. Il Tar  di Salerno si è pronunciato a favore degli utenti  che avevano fatto ricorso. I fatti si riferiscono al 2013  quando l’allora commissario prefettizio, per riequilibrare i conti del comune  decise di revocare le agevolazioni di cui beneficiava una vasta platea di contribuenti . In particolare la riduzione tariffaria riguardava tutti coloro che abitavano ad una distanza di oltre 400 metri dai cassonetti  e che dunque non godevano dello stesso servizio di chi li  aveva vicino alla propria abitazione . La decisione di ricorrere alla giustizia in seguito alla revoca di queste riduzioni,  fu messa in campo da alcune  associazioni territoriali rappresentative degli utenti  come Uca , Acliterra, Cidec,  Unione Provinciale Agricoltori, , Conacem, comitato ANSPI  e fu sostenuta in sede politica da alcuni consiglieri comunali,  tra cui l’avvocato Giovanni La Vita , che hanno portato la questione all’attenzione delle varie amministrazioni comunali nel frattempo succedutesi registrando sempre l’indisponibilità sia politica che  degli uffici competenti  ad aprire una moratoria sul caso  per trovare un accordo vantaggioso per tutti , comune e contribuenti. Oggi la sentenza che, dopo sette anni  dà ragione agli utenti . Una bella bega per il comune di Ariano che si ritrova improvvisamente con 700.000 euro in meno sul bilancio: i contribuenti che nonostante tutto avevano versato la Tarsu ora potranno chiedere il rimborso, quelli che non l’avevano versata, perché in attesa della sentenza del Tar, non dovranno procedere con il pagamento . Il Tar ha in sostanza confermato la recentissima  sentenza della Corte di Cassazione , sul ricorso di un contribuente singolo, che ha convalidato questo criterio. Una sentenza traumatica per il Comune che proprio in questi giorni dovrà approvare gli equilibri di bilancio , equilibri che a questo punto potrebbero non esserci più.

(intervista a Giovanni La Vita)

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