Risonanza magnetica al “Frangipane”. Ok del Ministero ,progetto ammesso al finanziamento

Circa 3 milioni e mezzo di euro stanziati dal Ministero della Salute per l’acquisto di nuove dotazioni strumentali nei due ospedali dell’Asl. Tempi rapidi per la RM al "Frangipane"

C’è l’Ok del Ministero della salute: ammesso a finanziamento il progetto per la risonanza magnetica presso l’ospedale Frangipane di Ariano Irpino. La Regione Campania ha trasmesso il decreto dirigenziale  della Direzione Generale della Programmazione  Sanitaria del Ministero della Salute con il quale viene finanziato l’intervento sanitario.Il Ministero ha stanziato un importo  di 3.420.000 euro  ai quali bisogna aggiungere altri 180.000 a carico della Regione Campania,  per l’acquisto di apparecchiature di ultima generazione da destinare  all’unità operativa complessa di anestesia e rianimazione , all’acquisto  della risonanza magnetica nucleare, in più un mammografo digitale (con tomosintesi)  oltre alla fornitura  di sistemi di laparoscopia ed endoscopia  e lampade scialitiche  per gli ospedali di Ariano e Sant’Angelo dei Lombardi. Un nuovo passo verso il potenziamento della struttura ospedaliera , i tempi per la risonanza magnetica  saranno rapidissimi, entro l’anno  Consip dovrebbe aggiudicare la gara ed entro i primi mesi del 2021 la radiologia del Frangipane , che attualmente dispone della Tac  ma non di risonanza magnetica  potrà completare l’offerta di tecniche diagnostiche richieste dal Dea di primo livello. “L’acquisto di apparecchiature di ultima generazione da destinare ai presidi ospedalieri dell’Asl “, afferma il direttore generale ,Maria Morgante, “rientra negli obiettivi di potenziamento  delle dotazioni strumentali  dei nostri ospedali  al fine di implementare l’offerta  e la qualità dei servizi destinati alla cittadinanza”.  La struttura ospedaliera arianese dunque si prepara al dopo covid, anche se alla base resta il problema strutturale legato alla carenza di personale . L’ultimo sos riguarda il reparto di medicina trasfusionale  dove, dal primo gennaio, in seguito a due pensionamenti, resterà in servizio un solo medico con tutti i disagi che ne deriveranno.

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