Ecomafie, disastro Campania: prima in classifica. Malissimo Avellino, quinta in Italia
Rapporto scioccante quello redatto da Legambiente: peggiora anno dopo anno la situazione in Campania; dovrebbe far riflettere il dato della 'verde' Irpinia: davanti anche a Caserta e le megalopoli del Nord

Secondo il rapporto “Ecomafia 2020 realizzato da Legambiente, per il 26esimo anno consecutivo la Campania è maglia nera nell’illegalità ambientale, nel ciclo dei rifiuti e del cemento. Napoli si conferma prima provincia d’Italia per numero di reati ambientali (2.207), seguita da Salerno, che scala ben sei posizioni rispetto al 2018, con 1.161 reati, raddoppiando i casi del 2018. Malissimo Avellino che con 885 reati si assesta al 6° posto, migliorando seppur di poco il 5° avvilente posto dello scorso anno e confermandosi come una delle province meno virtuose del panorama nazionale.
Analizzando poi, i numeri degli illeciti nei cinque distretti campani, la percentuale d’illegalità è pari al 16% del totale nazionale, prima addirittura nella nefasta classifica tra le regioni ” a tradizionale presenza mafiosa”. Sconcertante il numero complessivo di reati registrati dal 1997 al 2019 e che si aggira intorno alle 100mila unità.
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