Riciclaggio, operazioni sospette: in Campania il record di segnalazioni
Nel primo semestre del 2020 incremento di 7.078 pratiche. Emerge da un'analisi della Fabi, Federazione autonoma dei bancari italiani
C’è l’ombra sinistra del riciclaggio (flussi finanziari legati sia al sommerso che alla criminalità organizzata) dietro le oltre 53mila pratiche sospette opportunamente segnalate a forze dell’ordine e magistratura dagli istituti di credito durante i primi sei mesi del 2020. Parliamo di una movimentazione di denaro che si aggira intorno ai 50 miliardi di euro.
Emerge da un’analisi della Fabi, Federazione autonoma dei bancari italiani.
Si voleva approfittare dell’emergenza, in modo particolare del primo lockdow, per poter far “scivolare” flussi finanziari con finalità poco lecite.
La maggiore crescita – rispetto al primo semestre del 2019 – di operazioni sospette è concentrata in Campania (7.078). A seguire troviamo Lazio e Calabria. E poi Puglia e Sardegna. In rapporto alla popolazione, a livello provinciale sono Milano, Napoli, Roma e a seguire Caserta e Prato a collocarsi nelle prime posizioni.
Secondo gli analisi della Fabi “il bisogno disperato di liquidità di aziende e privati ancora e sempre più in difficoltà corre il rischio, ancora una volta, di fare spazio a circuiti economici poco legali e a un sistema finanziario alternativo chiamato usura”.
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