Pizzuti: “Il problema non sono i posti letto, a mancare è il personale”
Il direttore generale del Moscati avverte: "Possiamo riconvertire altri posti letto e utilizzare la tenda della Protezione Civile come pre triage, ma senza il personale non possiamo gestirli" Ma il sistema sanitario è in saturazione, le graduatorie sono esaurite: "Pur volendo, non possiamo fare nuovi assunzioni"
“La vera criticità non sono tanto i posti letto, attrezzarne nuovi è abbastanza agevole, ma avere del personale che li possa gestire: tutto il sistema sanitario regionale è arrivato a saturazione, le graduatorie sono esaurite, non ci sono più medici o infermieri a disposizione. Pur volendo assumere, non ne abbiamo la possibilità”. Le parole sono quelle del manager del Moscati Renato Pizzuti, che descrive in breve quale sia l’origine e il cuore dell’emergenza sanitaria.
Il Moscati è già stato costretto a riconvertire buona parte dei suoi reparti in aree Covid, assorbendo il personale di altri settori, questo naturalmente a discapito delle altre discipline e degli altri pazienti innanzitutto, dove si fa sempre più fatica anche a garantire le urgenze; allo stesso tempo il personale in campo inizia a sovraccaricarsi di lavoro per l’alto numero di ricoveri.
Un esempio su tutti: la protezione civile regionale ha proposto, dopo un sopralluogo, di allestire davanti al pronto soccorso una tenda pre-triage per gestire i pazienti Covid o sopetti Covid in ingresso, snellendo il lavoro del reparto d’emergenza dell’ospedale; ma l’offerta al momento non è stata giudicata valida da Pizzuti, per una semplice motivazione. “Aprire la struttura sicuramente ci aiuterebbe, creando un altro piccolo reparto d’accoglienza all’ingresso, ma chi la gestirebbe? Non ho personale a disposizione da trasferirvi, già al pronto soccorso sono in carenza d’organico: una tenda vuota non serve a granchè, se non posso accudirvi e curare i pazienti in arrivo”.
Per questo la trattativa è ancora in corso. Pizzuti ha chiesto espressamente alla Croce Rossa di mettere a disposizione i propri dipendenti: nel caso la tenda pre-triage verrebbe allestita, altrimenti tutto dovrà rimanere così com’è. Sulle spalle degli operatori sanitari già in campo, chiamati ancora una volta agli straordinari
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