Covid, il governo ci ripensa: la Campania è area gialla

Campania inserita nella zona meno a rischio: bar e ristoranti possono rimanere aperti fino alle 18

Cambia all’ultimo la mappa delle zone a rischio in Italia. In diretta tv il premier Giuseppe Conte declina i dettagli del nuovo Dpcm, suddividendo il Paese in base alla pericolosità e all’andamento del contagio e la tenuta dei vari sistemi sanitari regionali. La Campania, che fino a poche ore fa ‘ballava’ tra la zona rossa e quella arancione, e dunque a maggior rischio, alla fine si ‘salva’ e rientra nella fascia gialla.

In pratica cambia poco dunque rispetto alle disposizioni nazionali vigenti fino ad oggi. Nessun lockdown generalizzato, ai cittadini è solo raccomandato di uscire il meno possibile e solo per motivi necessari ma nessun divieto. Consentiti dal governo spostamenti tra comuni e province ( ma in Campania resta valida fino a nuovo ordine la misura più restrittiva di De Luca che vieta i movimenti interprovinciali se non per stretta necessità).Bar e ristoranti possono rimanere aperti fino alle 18. Il coprifuoco, come in tutto il resto del paese, si anticipa leggermente e scatta alle 22

Consentiti gli spostamenti anche fuori Regione, purché le Regioni accanto siano nella stessa zona rischio moderato. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.

Centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno.

Didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e terza media (anche se De Luca ha già deciso di continuare a tenere chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado a partire dall’infanzia); capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%); musei e mostre chiusi così come palestre e piscine. Chiudono invece in tutto il territorio nazionale corner per sale giochi e bingo in bar e tabaccherie.

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