De Luca firma l’ordinanza numero 79, scuole chiuse per due settimane. Piovono polemiche

Registrati oltre  1.000 contagi in 24 ore in Campania,  il Governatore De Luca frena sulle feste e chiude scuole e università. La decisione è arrivata nella serata di ieri. Stop alle lezioni in presenza per tutte le scuole della regione fino al 30 ottobre, ferme anche le università ad eccezione delle matricole.

Il nuovo provvedimento inasprisce ancora di più le misure già prese. Nell’ordinanza numero 79 si punta a ridurre assembramenti e mobilità.

E’ scattato il divieto di asporto a bar ristoranti pizzerie e similari dalle 21.00 in poi, esclusi dal divieto solo quei locali già attrezzati per la consegna all’utenza in automobile (la cosegna a domicilio resta consentita senza limiti di orari).

Si ferma ogni tipo di festa  e cerimonia anche con un numero di ospiti non conviventi inferiore a 30.

Stop a circoli ludici e ricreativi; in uffici ed enti orario scaglionato in base all’ordine alfabetico così da evitare il sovraffollamento nei mezzi pubblici.

L’ultima  ordinanza ha sollevato immediatamente polemiche soprattutto per la chiusura di scuole e università. Se De Luca ha spiegato che la disposizione si è resa necessaria per il livello di contagio altissimo registrato nelle famiglie e derivante da contatti nel mondo scolastico, di diverso avviso è la ministra Azzolina che ha commentato: “Decisione gravissima, profondamente sbagliata e inopportuna. La peggiore che si potesse prendere, perché oggi la scuola è il posto più sicuro che c’è”.Anche il premier Conte ha replicato  “Chiudere così in blocco le scuole non è la migliore soluzione” .

Ma De Luca non ha atteso molto ed ha pubblicato i dati del contagio nel mondo scolastico riferiti in particolare soltanto a due province,  Napoli e Caserta: 120 contagiati tra alunni e docenti all’Asl Napoli 1, 110 all’Asl Napoli 2 e 200 alunni e 50 docenti con circa 70 casi connessi all’Asl Napoli 2. A Caserta 61 contagiati tra alunni e studenti.