Diplomi falsi, scattano ancora le manette
Ieri l’assoluzione, questa mattina gli arresti domiciliari. Diplomi falsi, doccia fredda per il titolare di una università telematica online del capoluogo, uno degli obiettivi principali dell’inchiesta coordinata dalla procura della repubblica di Avellino.
Ieri è arrivata la sentenza di primo grado sul caso sollevato dalle telecamere di Striscia la Notizia, condannato a 4 anni e sei mesi Perillo, il consulente del sindacato, che in cambio di denaro procurava i titoli per partecipare ai concorsi ata. Per l’altro imputato è arrivata invece l’assoluzione piena per non aver commesso il reato contestato, ma l’altro filone dell’inchiesta, in cui sono indagate 43 persone, riguardante le certificazioni Eipass (rilasciate in partnership con la Certipass, attestazioni di competenza in ambito informatico), tocca ancora una volta la stessa università telematica di Avellino, di cui lui è referente. E’ scattata così la misura cautelare degli arresti domiciliari, provvedimenti che hanno raggiunto altre cinque persone, tra cui lo stesso Perillo, altri sono intermediari tra le società coinvolte, i beneficiari della presunta truffa e un funzionario del provveditorato
Le accuse a vario titolo sono di corruzione, reato in concorso, falso materiale e ideologico. I certificati Eipass sarebbero stati rilasciati in cambio di cifre che si aggirano attorno ai duemila euro, con l’attestato i beneficiari potevano accedere e aumentare le speranze nella partecipazione ai concorsi ata. Oltre 50 i casi di attestazioni false sotto indagine
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