Strage bus: al via la requisitoria, la Procura chiede le prime condanne e preannuncia un’inchiesta bis su Autostrade

Dodici anni per Gennaro Lametta, proprietario del bus e fratello di Ciro che quella maledetta sera era alla guida del pullman ed è una delle 40 vittime, nove anni per Antonietta Ceriola e sei anni e sei mesi per Vittorio Saulino, entrambi funzionari della Motorizzazione civile di Napoli, accusati di aver falsificato i documenti della revisione del mezzo. Così la pubblica accusa nella prima parte della requisitoria: a parlare in aula per oltre due ore è toccato al sostituto procuratore della Repubblica Cecilia Annecchini. “Ci vuole l’ergastolo. Vergogna meritate la sedia elettrica”. La rabbia dei parenti delle vittime è esplosa pochi istanti dopo le richieste di condanna. Mercoledì prossimo, la seconda parte. L’accusa passerà in rassegna le posizioni dei 12 dirigenti di Autostrade per l’Italia, imputati nel processo per una serie di omissioni. E intanto il capo della Procura di Avellino, Rosario Cantelmo, alla luce delle risultanze sia del dibattimento che della super perizia del professore Giuliani ha lasciato chiaramente inten-dere che sarà aperta un’inchiesta bis sulla gestione dei sistemi di sicurezza lungo i tratti autostradali italiani simili a quello del viadotto Acqualonga.

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