Benvenuti nel bronx di piazzale Guarini
Presa d’assalto da una banda di giovani, per lo più minorenni, piazzale Guarini, stretta tra Corso Vittorio Emanuele e Corso Europa, è diventata in men che non si dica la zona d’ombra di Avellino. Dove tutto è permesso. Anche scrivere sui muri, prendere a calci le grondaie, spaccare le fioriere, sparare con le pistole ad aria compressa. Perfino dare libero sfogo al proprio amore, più che tre metri sopra il cielo due metri sotto i balconi altrui. Senza vergogna, senza pudore. Tanto quella è terra loro. Da mesi.
Durante il pomeriggio, specialmente nelle ore notturne del fine settimana, selve di ragazzini che scorribandano liberi e indisturbati. Passano a tutta velocità coi loro motorini e si piazzano lì nel loro punto d’incontro, liberi di sfogare le loro turbe adolescenziali. C’è chi sfoggia la propria vena poetica, chi mostra le proprie capacità balistiche, chi consuma cene romantiche. E poi c’è chi, naturalmente, e parliamo dei residenti, ha finito di tollerare una situazione divenuta insostenibile. Urla e schiamazzi durante la notte, partite di pallone a tutte le ore, una zona vandalizzata, dove si ha il timore anche di posteggiare la propria auto, consapevoli di poterla ritrovare sfondata, vittima dei momenti di noia degli adolescenti.
Diverse le segnalazioni alle forze dell’ordine, i carabinieri hanno promesso una vigilanza stabile, ma non basta: i residenti chiedono telecamere e ora hanno raccolto le firme, messe in calce a un esposto in procura, per attivare le procedure idonee all’individuazione dei responsabili. Che sono ben conosciuti, d’altronde fanno ben poco per nascondersi, convinti di rimanere impuniti, come lo sono stati fino ad ora. Ma chissà che le cose, sotto l’occhio della procura e delle forze dell’ordine, possano cambiare
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